Tarocchi e Consapevolezza
Nessuna sa chi abbia creato i Tarocchi, né dove, né quando.
Nessuna sa che cosa significhi la parola tarocco ed a quale lingua appartenga. Gerard Athias, con i suoi seminari, ci ha insegnato che è sicuramente un cammino interiore.
Dunque è un percorso che faremo per capire noi stessi; è una introspezione, un legame fra il passato e l’inconscio che non ha né tempo né spazio. Non si parlerà quindi di futuro, i Tarocchi si collocano fuori dal tempo. Parleremo di noi stessi.
L’inconscio dialoga con noi attraverso il linguaggio dei simboli.
I 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi ne sono espressione potente e si potrebbe dire che rappresentano tappe archetipiche dell’esistenza ed essi con i loro simboli configurano i nodi organizzativi della personalità e gli snodi evolutivi.
Diventano quindi un linguaggio che ci dirà quello che sentiamo ma non sappiamo e gli Arcani saranno solo quello che le persone si dicono: uno specchio!